Nazi-Mysteries:
Hypotheses and conjectures about the escapes of Adolf Hitler and Martin Bormann from the bunker.
MARTIN BORMANN MORÌ IL 15 FEBBRAIO 1959 IN PARAGUAY
(MARTIN BORMANN died in PARAGUAY on February 15, 1959).
(MARTIN BORMANN starb in Paraguay am 15. Februar 1959).
(MARTIN BORMANN murío en Paraguay sobre 15 de febrero 1959).
IL MISTERO SUL PRESUNTO SUICIDIO DI HITLER S’INFITTISCE SEMPRE PIU’
Alessandro De Felice, dopo la pista investigativa che sta percorrendo sulla possibile fuga di Hitler in Patagonia nell’estate 1945, seguito dalle inchieste di <<Cronaca Vera>> e de <<il Giornale>>, ci ha comunicato un episodio misterioso riguardante la sparizione dagli archivi britannici di Sua Maestà dei rapporti e degli interrogatori dei testimoni-prigionieri tedeschi del bunker berlinese caduti in mani russe ed angloamericane – risalenti al settembre-ottobre 1945 - connessi alla stesura del libro intitolato The Last Days of Hitler (Gli ultimi giorni di Hitler) ad opera di sir Hugh Trevor-Roper, colui al quale è stato dato credito indiscusso dall’establishment internazionale da 67 anni ad oggi per la veridicità “inattaccabile” della tesi del suicidio wagneriano di Adolf Hitler ed Eva Braun il 30 aprile 1945. Dal fasciscolo ordinato da Alessandro De Felice presso gli archivi inglesi sarebbero scomparsi tutti questi documenti attinenti gli investigation reports sul suicidio del Führer del Terzo Reich. Trattasi di un enigma internazionale. In attesa di avere risposte certe da Londra, Alessandro De Felice ci relaziona sugli ultimi sviluppi delle sue indagini sulla fuga di Martin Bormann dal bunker tedesco.
<<Martin Bormann, operativo ed interno alla rete spionistica sovietica sin dal 1943, avrebbe partecipato al “radio-game” d’intelligence con Mosca, costringendo a seguirlo nel suo doppiogioco geopolitico internazionale anche Heinrich Müeller, il Capo della Gestapo. In realtà, dalla documentazione emergente sembra chiaro che Heinrich Himmler, nel 1943 nominato ministro dell'Interno del Reich, ufficialmente morto suicida il 23 maggio 1945 mentre era detenuto degli inglesi, in realtà sia stato assassinato dal Secret Service britannico forse proprio perché di ostacolo alle trattative segrete tra Dönitz e gli anglo-statunitensi. Recentemente è scoppiata una polemica sulla manomissione dei fascicoli conservati presso gli archivi inglesi riguardanti il presunto suicidio di Himmler.
I 2 menzionati attori principali – Müeller e Bormann – si sarebbero opposti alle mire ed alla strategia antisovietica di Heinrich Himmler che si sarebbe posto di traverso contro questa condotta antitedesca ed antioccidentale del segretario del Führer e del Chief della Gestapo vincolatissimi con il Cremlino e con il servizio segreto russo (GRU) di Leopold Trepper (RED ORCHESTRA) manovrato dal vero artefice del “GREAT GAME”: Viktor Abakumov, vera cerniera di collegamento tra Müeller e Bormann ed i vertici dell’URSS in piena seconda guerra mondiale. Nelle sue memorie, Reinhard Gehlen, capo del servizio segreto della Germania Ovest dopo la fine del Terzo Reich, nonché uomo della C.I.A., riferisce di come Martin Bormann avesse una radio trasmittente nel suo ufficio nel 1943 che ufficialmente gli serviva per comunicare senza filtri coi vari Gauleiters nazisti, ma che <<he used to comunicate with the Soviets>>. Anche il capo dei servizi segreti della Germania Ovest, Reinhardt Gehlen sostenne che Bormann sarebbe stato una spia al soldo di Stalin per tutta la seconda guerra mondiale.
Dalla fine della guerra e sino al 1973 le presenza di Martin Bormann in Sudamerica è stata testimoniata 17 volte in Argentina, 15 volte in Brasile, 8 volte in Paraguay, 4 volte in Cile, 2 volte in Uruguay, 3 in Bolivia ed una in Perù. Bormann sarebbe stato una spia sovietica come scritto precedentemente. Il rapporto della CIA in mio possesso lo dà reclutato tra il 1943 ed il 1944 dal KGB staliniano. I documenti conservati ad Asuncion (capitale del Paraguay) ci dicono chiaramente che Bormann sarebbe giunto in questo Paese nel 1956 e si era stabilito nella località di Hohenau, un villaggio nella regione dell'Alto Paranà. Lì sarebbe stato ospite del ricco possidente tedesco Alban Krug. E Bormann sarebbe morto il 15 febbraio 1959 a causa di un carcinoma allo stomaco. Lo stesso Josef Mengele sarebbe giunto in Paraguay tra il 1956 ed il 1959 proprio per curare Bormann. Bormann si sarebbe spostato negli ultimi tempi della sua vita a casa del console generale tedesco in Paraguay Werner Jung. Stando così le cose vi è un buco nella vita di Martin Bormann di quasi dieci anni: dal maggio 1945 al 1956.
Dove avrebbe trascorso quei nove fatidici anni il segretario-eminenza grigia di Hitler????
Qui si situerebbe l'operazione "James Bond" con i servizi inglesi in primo piano e Ian Lancaster Fleming in piena azione d'intelligence dal marzo 1945 alla prima decade di maggio 1945 per coprire la fuga di Bormann, organizzatore, a sua volta e supervisionatore delle fughe di Hitler ed Eva Braun. Heinrich Mueller e Martin Bormann: ambedue agenti doppiogiochisti situati tra le maglie mortali, ma invisibili di Mosca, Londra e Washington. È assolutamente plausibile che proprio Bormann, spostandosi continuamente tra il 1946 ed il 1956 in tutta l'America Latina, abbia mantenuto una vastissima e capillare rete di interessi commerciali, tecnologici, atomici e missilistici tra potenti gruppi di comando dell'emisfero occidentale nord e sudamericano. E che non sia stato toccato neanche dagli israeliani per via d’interessi convergenti. La sua ininterrotta attività spionistico-affaristica sudamericana è attestata da varie fonti. Ufficialmente, ossia secondo la versione ufficiale, Martin Bormann sarebbe morto invece il 2 maggio 1945 mentre fuggiva dal bunker. Nell'ottobre 1972, in un cantiere di Berlino, alcuni operai durante uno scavo trovano due scheletri. I teschi vengono consegnati al reparto di medicina legale della polizia di Berlino. I denti di uno dei due teschi vengono confrontati con la scheda odontoiatrica di Bormann, conservata nell'archivio militare: i risultati della comparazione danno esito positivo al cento per cento. I dubbi sull'identità dello scheletro vengono sciolti nel maggio 1998, quando le analisi del DNA di uno dei due scheletri ritrovati nel 1972 stabiliscono che si tratta delle ossa di Bormann. Ad ogni modo le ossa vennero cremate e le ceneri disperse nel mare nel 2000, in acque internazionali, dopo una cerimonia funebre alla presenza del figlio Martin Bormann jr.
Ma le cose non sono affatto così scontate come il pilotato ritrovamento del 1972 farebbe supporre per suffragare la versione ufficiale della morte del 2 maggio 1945. Le ossa trovate a Berlino erano ricoperte di una terra rossiccia, che non apparteneva al suolo berlinese, ma a quello russo e sudamericano, alla zona di Asuncion in particolare, proprio in Paraguay. Quindi, il gerarca nazionalsocialista sarebbe morto in Paraguay nel 1959 e poi trasportato cadavere in Berlino nel 1972 per occultare la storia segreta della sua multiforme ed enigmatica attività d'intelligence nel periodo 1945-1959.
Un'eco della britannica "Operation James Bond" è la versione secondo la quale Bormann sarebbe stato visto fuggire nella zona sud di Berlino, passando prima per un sistema di gallerie sotterranee e poi spostandosi al fianco di alcuni carri armati tedeschi catturati dalle forze anglostatunitensi. Altri asseriscono che egli abbia preso contatto con i servizi segreti USA, offrendo una prodigiosa contro-partita per la sua salvezza: uranio (necessario a Washington per la bomba atomica) e scienziati tedeschi. Si riferisce di come, nei primi di maggio del 1945 si possa essere imbarcato ad Amburgo sull'U-Boot 234 e, arrivato in Spagna, sia poi fuggito verso il Sud America. Nel marzo 1966, durante un'intervista televisiva, il figlio di Adol Eichmann, Klaus, arci-sicuro che Bormann si trovasse in Sud America, gli lanciò un'aspra invettiva dal sapore ricattatorio non solo verso Bormann....
Heinrich Mueller, il Chief della Gestapo, muore ufficialmente (e falsamente) il 29 aprile 1945 in fuga dal bunker berlinese. In realtà documenti della CIA da poco declassificati ci dicono che egli abbia potuto operare in prima ipotesi tra
URSS, Cecoslovacchia ed
in seconda ipotesi tra Argentina, Cuba e USA (Washington) come agente CIA.
<<In July 1960, one Army intelligence report concluded: "It is more likely that at the end of the war, Müller fled and now lives either inside or outside Germany under a false name." A year later, his former mistress told agents that it was possible he survived the fall of Nazi Germany. Between 1946 and 1963, various reports had Müller working for security forces in Soviet Union, Czechoslovakia or Argentina, according to the files from the U.S. Army Intelligence Command at Fort Meade, Md.>>, vale a dire Fort George G. Meade che è situato nelle vicinanze di Odenton nella Contea di Anne Arundel nel Maryland. Il forte è stato creato nel 1917 e prende il nome dal generale George G. Meade, un generale dell'unione durante la Guerra civile americana. Copre un'area di 5.067 acri (circa 20,5 km).
Fort Meade oltre ad essere una base dell'esercito degli Stati Uniti è sede della National Security Agency.
Sulla morte di Hitler in Sudamerica (Argentina) si stanno percorrendo tre piste investigative principali:
1) 13 febbraio 1962 secondo il resoconto spionistico di Heinrich Bethe.
2) Sarebbe sepolto sotto il falso nome di copertura di Paulo Kak nel cimitero patagonico di El Calafate e sarebbe morto nel 1957 secondo una precedente ipotesi di Abel Basti.
3) Ultimamente Abel Basti mi ha scritto e relazionato su quella che lui ritiene essere la pista più probabile alla luce dei suoi nuovi dati in possesso. Hitler sarebbe morto nel gennaio 1971, in base alle testimonianze di Carlos Perciavalle e di un'altra attrice uruguaiana Cina Zorrilla. Stando a questa ipotesi investigativa, Hitler avrebbe trascorso a quel tempo <<sei mesi in Argentina e sei mesi in Cile>>.
Alessandro De Felice
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